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Giulio Turcato ©  
(1912 - 1995)

Superficie lunare, 1973

Firmato Turcato in basso a destra
Olio e tecnica mista su gommapiuma
cm 71,5x103,5 (opera) - cm 88x118,5 (cornice)


Provenienza:
Galleria Russo, come da timbro sul retro e sul certificato;
Collezione Antonio Celsi, Pescara;
Collezione privata, Milano

Opera registrata presso l’Archivio Giulio Turcato, Roma, con il codice 181293261222-Comet, come da certificato con firma autografa dell’artista e da iscrizione sul retro

Si ringrazia l'Archivio Giulio Turcato, Roma, a cura di Stefano Caruso, per aver confermato per email l'autenticità dell'opera e per l'aiuto nella compilazione di questa scheda

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“L’artista è un astronauta che lavora con l’immaginazione” (Tratto da un’intervista a Giulio Turcato di Claudio Verna del 1986).

Alla fine degli anni ’50 e nel corso degli anni '60 Giulio Turcato (Mantova, 1912 - Roma, 1995) segue con entusiasmo le imprese spaziali e lo storico sbarco dell'Apollo 11 sulla Luna. Imprese che spingono Turcato a rendere la tela il luogo della conquista interplanetaria, usando strumenti inconsueti per la pittura e tuttavia efficacissimi per il suo scopo, come la gommapiuma e le sabbie, l’unione del catrame all’olio, le polveri d’argento. Nacquero così, dal suo sbirciare fuori dai finestrini durante i viaggi in aereo, da studi di astronomia, dai racconti e da immagini dei telegiornali le “Superfici lunari”, probabilmente tra le opere più significative della produzione artistica di Turcato.

Perfetta testimonianza è la “Superficie lunare” del 1973 qui presentata, in cui linee arancioni di pura energia si dispongono su superficie argentata chiara rappresentazione di quella del satellite terrestre. L’opera è un vibrante campo percorso da inserti e rigonfiamenti in cui la scelta dei materiali gioca un ruolo fondamentale, infatti come l’artista stesso afferma: “uso la gommapiuma perché il suo crostone scabroso è pieno di avvenimenti nuovi e di meraviglia” (Tratto dal testo del catalogo “Nascita di una nazione - Il monocromo come spazio di libertà”, a cura di Luca Massimo Barbero e Francesca Pola).

€ 35.000,00 / 45.000,00
Stima
€ 37.500,00
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