Salvo, La Valle | aggiudicato a 155.000โฌ
Salvo, nome d’arte per Salvatore Mangione, nasce a Leonforte in provincia di Enna nel 1947. Nel 1956, si trasferisce con la famiglia da Catania a Torino, sua città d’adozione. Dal 1968 entra nella galleria di Gian Enzo Sperone con altri protagonisti dell'Arte Povera: Merz, Paolini, Penone, Pistoletto, Zorio e Boetti.
Proprio con Boetti condivide lo studio fino al 1971. Salvo si esprime inizialmente attraverso manipolazioni fotografiche e effettuando delle “sostituzioni”, idea che riprenderà anche in seguito, realizza le lapidi in marmo e i “tricolore”, utilizzando diversi media. Sono già presenti i temi della ricerca dell’io, l’autocompiacimento narcisistico, il rapporto con il passato e la storia della cultura, elementi essenziali della sua ricerca successiva.
Nel 1973 Salvo torna alla pittura, per non abbandonarla mai più, dedicandosi a una serie di lavori d'apres, dove spiccano il confronto con i maestri classici e i temi mitologici. Quasi in parallelo si confronta con le serie delle Sicilie e delle Italie, in cui elenca i nomi di personaggi storici nelle mappe geografiche, e tra i quali pone sempre il proprio. Città, valli e paesaggi dei suoi viaggi sono tra i soggetti iconici della sua pittura, interpretati più nelle forme e nei colori che nei particolari non essenziali, al punto di sviluppare un linguaggio che è sintesi della sua pratica stilistica ed estetica. Muore a Torino nel 2015.
Le opere di Salvo sono state esposte in importanti manifestazioni internazionali d’arte tra le quali Documenta 5 Kassel (1972), Biennale di Venezia (1976 e 1984), Quadriennale di Roma (2005 e 2020).
BLINDARTE ha spesso trattato opere di Salvo in asta, tra cui si ricorda l'aggiudicazione del 2022 del dipinto La Valle per 155.000€, che ha realizzato quello che era il record assoluto dell'artista. Da non dimenticare anche il piccolo olio su tela Senza titolo del 1991-93 aggiudicato a 23.500€, un olio su cartone del 1983 (aggiudicato a 10.000€) e La Tartaruga e l'Aquila del 1972 (aggiudicata a 6.000€)
Proprio con Boetti condivide lo studio fino al 1971. Salvo si esprime inizialmente attraverso manipolazioni fotografiche e effettuando delle “sostituzioni”, idea che riprenderà anche in seguito, realizza le lapidi in marmo e i “tricolore”, utilizzando diversi media. Sono già presenti i temi della ricerca dell’io, l’autocompiacimento narcisistico, il rapporto con il passato e la storia della cultura, elementi essenziali della sua ricerca successiva.
Nel 1973 Salvo torna alla pittura, per non abbandonarla mai più, dedicandosi a una serie di lavori d'apres, dove spiccano il confronto con i maestri classici e i temi mitologici. Quasi in parallelo si confronta con le serie delle Sicilie e delle Italie, in cui elenca i nomi di personaggi storici nelle mappe geografiche, e tra i quali pone sempre il proprio. Città, valli e paesaggi dei suoi viaggi sono tra i soggetti iconici della sua pittura, interpretati più nelle forme e nei colori che nei particolari non essenziali, al punto di sviluppare un linguaggio che è sintesi della sua pratica stilistica ed estetica. Muore a Torino nel 2015.
Le opere di Salvo sono state esposte in importanti manifestazioni internazionali d’arte tra le quali Documenta 5 Kassel (1972), Biennale di Venezia (1976 e 1984), Quadriennale di Roma (2005 e 2020).
BLINDARTE ha spesso trattato opere di Salvo in asta, tra cui si ricorda l'aggiudicazione del 2022 del dipinto La Valle per 155.000€, che ha realizzato quello che era il record assoluto dell'artista. Da non dimenticare anche il piccolo olio su tela Senza titolo del 1991-93 aggiudicato a 23.500€, un olio su cartone del 1983 (aggiudicato a 10.000€) e La Tartaruga e l'Aquila del 1972 (aggiudicata a 6.000€)