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Articolo de Il Sole 24 Ore del 26 Agosto 2018
Estratto da Il Sole 24 Ore
Da Blindarte di Napoli cresce il fatturato semestrale superando le aspettative
di Silvia Anna Barrilà e Marilena Pirrelli
Il primo semestre dell'anno 2018 di Blindarte di Napoli si è concluso con un fatturato di 2,2 milioni di euro, un incremento del 51,7% rispetto allo stesso periodo del 2017. I lotti offerti sono stati 750, di cui 450 venduti con un prezzo medio tra i 4.500-5.000 euro. Le percentuali di venduto sono state del 65% per lotto e dell’85% per valore. Il settore a più alto aggiudicato è stato quello dell'arte moderna e contemporanea e design con 1.400.000 euro. In questo segmento c'è stato il top lot del semestre: Il “Ritratto della Principessa Pignatelli” di Andy Warhol, stimato 120-180.000 euro e aggiudicato a 207.500 euro. Ha commentato il semestre il direttore del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea Memmo Grilli.
Com'è andato il primo semestre del 2018 rispetto al 2017?
Molto bene, c'è stato un aumento di fatturato per entrambe le aste con risultati soddisfacenti e rilanci per moltissime opere, le cui aggiudicazioni hanno superato in alcuni casi di molto le nostre aspettative.
Rispetto al primo semestre 2017 è cambiato il numero e la tipologia di aste?
Per noi sono rimaste invariate.
Quali sono le tendenze osservate nei vari segmenti?
La tendenza è verso l'alta qualità. Si allarga il pubblico, ma sembra indirizzare il proprio interesse unicamente verso le opere degli artisti che segue e che conosce molto bene. Gli acquirenti sono sempre più preparati e comprano ciò che conoscono e seguono.
Qual è la percentuale di acquirenti stranieri? Da quali nazioni? In quali aste partecipano maggiormente e che cosa comprano?
Gli stranieri sono in costante crescita tra gli acquirenti delle aste Blindarte. Acquistano prevalentemente gli artisti internazionali che caratterizzano le nostre aste, ma anche le opere di quegli artisti italiani che seguono con attenzione e dei quali sono, a volte con nostra piacevole sorpresa, grandi conoscitori.
Ci sono nuovi collezionisti italiani? Chi sono? Che età anno? Qual è la professione? Qual è la provenienza geografica? Che cosa comprano?
Nuovi collezionisti italiani ci sono, per il contemporaneo (ma anche per l'antico) per lo più giovani (tra i 30 ed i 50 anni). Non c'è una specifica appartenenza territoriale, ma acquistano con convinzione l'artista che hanno conosciuto o che lo ha interessato. Arrivano all'acquisto molto preparati e sicuri di sé.
Come cambia il profilo di chi vende?
Non è facile individuare le caratteristiche del venditore. Sono molto varie. Cambiano continuamente e da venditore a venditore.
Chi sono gli artisti e i movimenti artistici sottovalutati?
Ci sono tanti artisti di qualità sottovalutati a mio parere. È complicato, però, trovare un termine di paragone. Il valore economico può essere differente sia per artisti o movimenti di uno stesso periodo storico ma magari di differenti paesi, artisti di uno stesso movimento, artisti o movimenti che operano in città differenti, artisti che lavorano con differenti gallerie. Sicuramente il valore del mercato degli artisti italiani di qualità e in costante ascesa. Gli eventuali rallentamenti rappresentano spesso occasioni valide da cogliere per i collezionisti.
Quali sono i settori del collezionismo su cui puntate perché pensate possano avere un margine di crescita ulteriore?
Gioielli e Design sono sicuramente due settori in costante ascesa.
Quali sono le attese e le strategie per il secondo semestre?
Siamo in preparazione delle aste autunnali, per le quali c'è già tanta aspettativa dopo i grandi risultati avvenuti nella sessione appena conclusa.
Circolazione internazionale: dall'introduzione della riforma del Ddl concorrenza (agosto 2017) quali semplificazioni e quali difficoltà avete incontrato all'esportazione di beni artistici?
Al momento non abbiamo riscontrato ne agevolazioni, ne maggiori difficoltà. Attendiamo per capire meglio. Confidiamo molto nelle semplificazioni per lavorare meglio.
Sull'applicazione delle soglie di valore avete riscontrato atteggiamenti di freno o ostruzionismo da parte degli uffici esportazione delle Soprintendenze?
Al momento no.