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Carmine Di Ruggiero ©  
(1934)

Senza titolo, 1962

Firmata e datata Di Ruggiero 1962 in basso a sinistra
Tecnica mista su carta
cm 94x64


Provenienza:
Collezione Dargut e Milena Kemali

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Carmine Di Ruggiero, nato nel 1934 a Napoli, si forma con Emilio Notte all’Accademia di Belle Arti di Napoli, esordendo, nei primi anni Cinquanta, con nature morte ispirate a Braque e Picasso. Da una ricerca condotta nel solco della tradizione post-cubista, sul finire degli anni ’50, arriva ad una personale adesione all’informale materico che si traduce in un ispessimento della materia cromatica stesa attraverso una gestualità veloce che, pur esprimendosi con “una lavica furia di pennellate convulse e gremite” (Vergine 1963), non arriva a dissolvere il nucleo figurativo rintracciabile negli stessi titoli. Al principio de­gli anni Sessanta, un rallentamento del ritmo compositivo, che si fa più meditato, e un abbassamento e raffreddamento della gamma cromatica, ora data per larghe stesure in ampie superfici che si intersecano, segnano il suo definitivo distacco dall’esperienza dell’informale. A partire dagli anni Settanta, quando con Barisani, Tatafiore, De Tora, Riccini, Testa e Trapani fonda il gruppo Geometria e Ricerca, attivo dal ’76 al 1980, Di Ruggiero recupera la tradizione astrattista del M.A.C. e ritorna al supporto della tela su cui dipinge rigorose composizioni geometriche di triangoli dai colori puri e accesi. Dagli anni ’90 ad oggi, l’evoluzione della sua ricerca verso un rinnovato spirito neo-dada ha prodotto una serie di opere in cui oggetti legati alla pratica artistica o al concetto di tempo, come la clessidra, sono incollati sulla tela dipinta di un bianco abbagliante e della corposità del gesso.


(Tratto dalla biografia dell'artista a cura di Maria Confalone)

€ 1.000,00 / 1.500,00
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