CATALOGO ASTA 107
ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
31 MAGGIO 2023
76
Senza titolo
Tecnica mista su carta
cm 50x70
Eseguito nel 1950-51
Provenienza: Collezione Milton Gendel;
Galleria Martano, Torino;
Galleria Il Segno, Roma;
Collezione V. Berla Olivetti, Roma
Bibliografia: Tancredi: 1950-1954, a cura di Fabrizio D’Amico,
Galleria Martano, Torino, 1988, n° 33, fig.33;
Tancredi. I dipinti e gli scritti, a cura di Marisa Dalai Emiliani,
Umberto Allemandi & C., Torino, 1996, p. 204, n° 97;
Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2020, catalogo di mostra, Tornabuoni Arte, Firenze, 2019, p. 233;
Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2023, catalogo di mostra Tornabuoni Arte, Firenze, 2022, p. 233.
Esposizioni:
Tancredi: 1950-1954, Galleria Il Segno, Roma, 1988;
Tancredi: 1950-1954, Galleria Martano,
Torino, 1988
LOT 76
«Tancredi è il miglior pittore italiano, dai Futuristi in poi [...] i suoi quadri avevano una qualità magica. Qualità mai raggiunta da nessun pittore italiano, né prima né dopo». (Peggy Guggenheim). A differenza di molti artisti suoi contemporanei, Tancredi Parmeggiani (Feltre, 1927 - Roma, 1964) non rinnegò la pittura ma cercò di rinnovarla dall’interno, esplorando le possibili evoluzioni naturali: un’estetica essenzialmente poetica, a tratti fantastica e a tratti ancorata ad una memoria nostalgica. Il suo linguaggio artistico si caratterizza di una sintassi compositiva fatta di una trama indistricabile di segni: frammenti naturali e frammenti onirici in grado di condurci verso nuovi mondi. L’opera qui presentata è tra le più rappresentative dello stile dell’artista: un intreccio di forme e segni profondamente influenzato dal dripping di Pollock e dalle sperimentazioni spaziali di Mondrian, Fontana e più in generale del movimento dello Spazialismo, nel quale entrò a far parte dal 1952 firmando il Manifesto.
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