Senza titolo (Retro d'affiche)
Firmato e datato 1955 in basso a sinistra
Retro d’affiche
cm 17x13
Eseguita nel 1955
Provenienza: Galleria Marconi,Milano;
VimArte, Brescia;
Galleria 091 Art Project, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Palermo
Bibliografia: Rotella Décollage 1954-1964, a cura di Sam Hunter, Organizzazione Studio Marconi, Milano Electa 1986, pag. 101, (ill. n. 64)
Opera registrata presso la Fondazione Mimmo Rotella, Milano, a cura di Aghnessa Rotella, con codice 2644RA 955/955, come da certificato rilasciato in data 17 dicembre 2020
LOT 68
«Strappare manifesti dai muri è la sola compensazione, l'unico modo di protestare contro una società che ha perduto il gusto del cambiamento e delle trasformazioni favolose» (Mimmo Rotella). Agli inizi degli anni ’50 Mimmo Rotella, dopo esperienze artistiche di vario genere, approda ad una nuova tecnica che gli permette di sperimentare e soprattutto di abbandonare quella pittura tradizionale che sentiva così lontana ed estranea al suo sentire; realizza così i suoi iconici retrò d’affiches di cui, l’opera qui proposta, ne è un rarissimo esemplare. Rotella rimane colpito dai manifesti affissi sui muri di Piazza del Popolo a Roma e comincia ad appropriarsene, ma mentre nei décollages Rotella si avvarrà del fronte dei manifesti, nei retro d’affichesè è il retro dei poster pubblicitari a creare un universo visivo astratto e materico. L’artista riporta sulla tela la parte posteriore dei manifesti che letteralmente strappa dalle pareti urbane, unitamente a tutto ciò che permetteva alla carta di rimanere affissa: colle, intonaco, tracce di ruggine, muffe, incrostazioni, generando così una tessitura stratificata, fatta di materia variegata e pulsante, unica nel suo genere. Queste opere hanno contribuito in misura determinante all’affermazione dell’arte di Rotella nel panorama artistico mondiale.