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Giorgio Morandi
(1890 - 1964)

Natura morta, 1928

Firmata e datata Morandi 1928 in basso a destra
Matita su carta
cm 21,9x26,7

Provenienza:
Collezione Giuseppe Piferi, Venezia;
ivi acquisito dal de cuius dell’attuale proprietario

Opera registrata presso il Comitato per il Catalogo Morandi, a cura di Marilena Pasquali

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«Quello che importa è toccare il fondo, l'essenza delle cose» (Giorgio Morandi)
Giorgio Morandi (Bologna, 1890 – 1964) è tra i protagonisti più significativi e affascinanti del panorama artistico del Novecento italiano.

La “Natura morta” qui proposta, registrata presso il Comitato Catalogo Morandi, è un disegno a matita di grande qualità realizzato dall’artista nel 1928 in cui si avverte chiaramente l’influenza dell’attività incisoria, a cui l’artista si dedicava con risaputo rigore. L’occhio dell’incisore emerge nella precisione del segno e nella capacità di modulare il chiaroscuro, rendendo sulla carta effetti di luce e profondità che richiamano da vicino quelli ottenuti proprio tramite l’incisione. I disegni di questo periodo occupano un posto di particolare rilievo all’interno della produzione dell’artista, proprio per l’accuratezza e la sensibilità con cui sono eseguiti. Inoltre, come sottolinea Marilena Pasquali nel Catalogo Generale dell’artista, «a differenza dell’incisione e dell’acquerello, il disegno è una pratica quotidiana che Morandi esercita con costanza e senza interruzioni lungo tutto il corso della sua vita».

Per l’artista bolognese, il disegno rappresenta lo strumento privilegiato attraverso cui verificare la perfetta corrispondenza tra pensiero e rappresentazione: un mezzo per esplorare la relazione tra la disposizione consapevole delle nature morte sul tavolo da lavoro e la loro successiva trasfigurazione poetica nella pittura. È in questo processo che gli oggetti cessano di essere semplici oggetti per trasformarsi in forme.
€ 30.000,00 / 40.000,00
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