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Natale Carta
(Messina, 1800 - Messina, 1888)

Ritratto di nobildonna

olio su tela
cm 83x67

la raffigurazione della giovane donna seduta in abito nero è da attribuire all’artista siciliano Natale Carta (Messina 1790 – 1884), allievo di Giuseppe Patania e Giuseppe Velasco. La sobrietà della posa, la delicatezza del volto, la purezza cerulea dell’incarnato, derivata dagli studi della statuaria classica, richiamano i canoni estetici di quella poetica neoclassica che vide in Natale Carta uno dei protagonisti della prima metà dell’Ottocento. La nostra opera trova punti di raffronto stringenti con i ritratti eseguiti dal Carta tra il 1830 e il 1839. Si può ricondurre un confronto diretto sia con la celebre Vestale, realizzata per l’esposizione del 1830 e l’anno stesso acquistata da Francesco Idi Borbone (ora a Roma Montecitorio), sia con la sua replica autografa (Napoli, Prefettura). Dalla grande tela della Famiglia di Nicola Santangelo, del 1835,al Ritratto di Nelly Franco Agresti (Napoli, hotel Excelsior) del 1837. In tutte le opere citate, l’artista mette in rilievo equilibrio cromatico, eleganza dei gesti e un’inappuntabile ricerca dei dettagli personali. Pure nella accurata definizione dei gioielli indossati dalla persona e nella cura dei dettagli dell’arredo si riconosce il segno identificativo della maniera di Natale Carta. La data di esecuzione del nostro dipinto si aggira tra il 1837 e il 1838, una stagione felice per l’artista che, prima del suo definitivo trasferimento a Roma, aveva ottenuto numerose commissioni di ritratti di aristocratici nell’ambito della corte napoletana. Tra quelli documentati, si ricordano i ritratti della duchessa Bauffremont, della principessa di Cassano Stefania Moncada, della marchesa di Rudinì, della giovane Giuseppina Statella (M. Pisani, Ritratti Napoletani dal Cinquecento all’Ottocento, Napoli 1996). La sedia con braccioli laccata bianco e oro, sullo sfondo del ritratto, circostanzia la datazione dell’opera, tra il1837-38, oltre a restituire il manufatto artistico ad un ambito napoletano. Sono, infatti, presenti sgabelli e sedie con braccioli di questa stessa tipologia, anche in collezione borbonica (con documenti di pagamento della fine degli anni Trenta dell’Ottocento) realizzati da artigiani napoletani (intagliatore Vincenzo Biangardi e doratore Giuseppe De Paola) che lavorano perla corte di Napoli.

€ 4.000,00 / 6.000,00
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